L’antica storia dell’aromaterapia

L’Aromaterapia ha radici antichissime, dalla Mesopotamia alla Persia, dalla Cina all’India, dal cuore delle Ande ai popoli Aztechi, fin dall’Egitto al popolo Celtico abbiamo testimonianze delle conoscenze e degli utilizzi delle piante officinali per la cura e il benessere della persona.

Durante il Medioevo tutte le conoscenze tramandate dai popoli antichi furono preservate nei monasteri e contemporaneamente il medico-alchimista arabo Avicenna perfezionò un distillatore rudimentale proveniente dal popolo Egizio, ponendo così le basi per quella che è oggi l’arte della distillazione.

Il termine Aromaterapia nacque solo nel 1937 ad opera del chimico francese René Maurice Gattefossè, che aveva scoperto i benefici dell’olio essenziale di Lavanda come riparatore per ustioni e ferite a seguito di un incidente avvenuto su sé stesso nel suo laboratorio. Jean Valnet proseguì gli studi di Gattefossè e li approfondì testando le proprietà antisettiche e antinfettive di svariati oli essenziali sui pazienti feriti in guerra.

Ad oggi la ricerca e lo studio delle piante officinali è ancora in grande sviluppo.

Sorella mia, mia sposa, sei come un giardino recintato e chiuso […]. Le tue nascoste bellezze sono un giardino di melograni, dai frutti squisiti, con piante di cipro, nardo e zafferano, cannella e cinnamomo, ogni specie di piante d’incenso, mirra e aloe, e tutti i profumi più rari. (Cantico dei Cantici, 4,12,13-14)

Cosa si intende per Aromaterapia?

Si tratta di una pratica olistica, nello specifico un ramo della fitoterapia, che utilizza oli essenziali, essenze aromatiche, incensi e candele con lo scopo di promuovere il nostro benessere fisico, emotivo, mentale e spirituale.

Si parla di approccio olistico del senso che si considera l’individuo come un tutt’uno le cui manifestazioni fisiche, mentali ed emozionali si influenzano a vicenda. Questo può permettere di andare in profondità, lavorando alla radice del malessere,

L’Aromaterapia richiama il nostro senso più ancestrale, l’olfatto, il più potente e istintivo, anche se spesso sottovalutato. Tramite l’odore, il profumo, riconosciamo persone, luoghi, essenze e riemergono ricordi che non sapevamo neanche di avere. Possiamo riconnetterci a parti di noi sepolte delle paure, riequilibrare i nostri centri energetici, stimolare gli altri sensi o alzare le nostre vibrazioni.

Fatti guidare dal tuo naso!

Sperimenta con una semplice pratica, io ti consiglio di provare con le candele evocative che trovi qui sul sito (accendile 30 minuti prima) oppure con l’olio essenziale di Nardo.

Concediti del tempo solo per te, accendi una candela o metti l’olio essenziale nel diffusore, chiudi gli occhi, respira profondamente per tre volte e rilassati, vivi quello che arriva, lascia andare ciò che ti distrae e se senti delle tensioni scioglile respirando ancora profondamente, stai li e goditi l’esperienza.

Se ti va a fine pratica, annota su un diario quello che hai vissuto.

Se hai domande o curiosità scrivimele nei commenti, cercherò di risponderti nei prossimi articoli.

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